03 maggio 2011

SPECIALE TETTE: SABRINA SALERNO



Stupende, sensuali, indimenticabili: perché parlo al plurale se Sabrina Salerno è una sola? Perché pensavo alle sue canzoni, maliziosi che non siete altro. Ok, lo so che le tette della showgirl genovese sono state inserite tra le dieci cose per cui vale la pena aver vissuto negli anni Ottanta, in un commento a questo post. Ma poi non era male nemmeno saltellare in discoteca quando passavano Boys. Magari guardandovi in giro (mi riferisco ai lettori maschi) per sbirciare se a qualche ragazza della disco ondeggino e ballonzolino le tette, come quelle di Sabrina nei suoi video. E comunque, almeno in Spagna, lei è diventata strafamosa per una tetta sola. La destra, per la precisione, sgusciata fuori (vedi foto) da una guepière bianca, malcelata da una giacca aperta, mentre si esibiva nello show televisivo di Capodanno del 1987.
La verità sulla serata, l'ha raccontata pochi mesi fa in diretta, da ospite di Max Giusti a Radio2: si era accorta che era successo qualcosa, lì sotto e, visto che la trasmissione era in registrata, alla fine dell'esibizione chiese a manager e regista se si fosse visto qualcosa. Loro negarono. E il capezzolo galeotto andò in onda. E lei si arrabbiò così tanto che, incrociato il regista mesi dopo, lo menò.
Ma siccome non tutti gli scandali vengono per nuocere, in Spagna se la ricordano ancora. E non solo lì. Su YouTube ha un canale dedicato a lei da un fan cileno. E, a suo favore, parlano le cifre: Boys fu numero 3 della classifica inglese, cosa non da poco per una cantante non anglosassone. E nel 1988 è stata premiata come miglior cantante europea al Festivalbar. Ora ha 43 anni, proprio come Patsy Kensit, collega di “uscite di seno”. Nel 2010 è tornata alla musica con una cover di Call Me, successo dei Blondie e di Debbie Harry, cantata in duetto con Samantha Fox, altra supermaggiorata di quegli anni, con cui i tabloid britannici inventarono anche una sorta di rivalità.
Del resto, ricordando un tormentone di Sabrina (Sanremo 1991): “Siamo donne, oltre le gambe c'è di più”. Certo che c'è di più, rispondono in coro i maschietti: le tette.

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