15 luglio 2011

MUSICA ANNI 80 IN BELGIO: JAMES BLUNT

Al TW Classic di Werchter, festival rock belga, c'era anche James Blunt insieme ai mostri sacri degli anni '80. Non c'entra con gli ottantologisti? Il prof Raffaele dice che è uno di noi, anche se è diventato famoso due decadi dopo. E ci spiega perché.

James Blunt (da www.twclassic.be)

NOI DEGLI '80 ABBIAMO ADOTTATO JAMES BLUNT

Se potessimo adottare qualche artista attuale, il cantautore inglese James Blunt sarebbe davvero un ottimo acquisto per noi amanti degli '80.
Bella voce, canzoni orecchiabili, faccia pulita da oratorio estivo, ma sul palco si fa rispettare il ragazzo, eccome! L'abbiamo visto letteralmente "surfare", ondeggiando in bilico sul pianoforte verticale. Ci siamo stropicciati gli occhi nel vedergli fare, rischiando anche problemi legali, del crowd-surfing tra la folla come un navigato rocker...
Lo stile è quello del miglior Cat Stevens, aggiornato ai tempi moderni.
Ci è piaciuta in particolare la naturalezza con la quale si divide tra chitarra acustica e pianoforte, che a volte suona in piedi, alla Jerry Lee Lewis.
Bellissimi i suoi pezzi, ormai dei classici per i ragazzi di oggi... Goodbye My Lover, High, You're Beautiful, 1973, Superstar, Carry You Home, Stay The Night, So Far Gone.
Il suo show scorre piacevole e l'attesa per i successivi, attesissimi Simple Minds, non pesa a nessuno.
Raffaele
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